Quelle come me!

E' l'amore che sceglie, 
non sei tu! 

 

Il mio gusto assomiglia di più ad un caffè freddo preso assieme ad un pezzo di pane del giorno prima.

Ho nascosto dietro la forza del gesto tutto il coraggio che avevo, ed ora, che ne sono rimasta senza, non posso e non voglio pensare di aver fatto diversamente, perchè ora non avrei più niente. Adoro il passato, perchè è l’unico mezzo che ho per arrivare a me, a oggi e al futuro che voglio domani.

Ho scoperto che non è l’età a farmi crescere o a farmi credere in maniera diversa, ma di più quello che mi succede, anche all’improvviso e senza preavviso, e posso dirmi uno stramaledetto-milione-di-volte-se, ma la coscienza che ho in questo momento non l’avrò mai più.

Ho scoperto di avere un limite, ad un certo punto finisco, sono fragile, sono una donnetta e talvolta anche una donnaccia. Ho scoperto che i sogni che faccio di notte sono i miei più intimi desideri, aggrovigliati dai non posso, dai non si può e non si deve, mille parole dietro le quali mi nascondo, parole che diventano persone che non ho mai visto, paesaggi in cui non sono mai stata, e di cui mi chiedo come posso immaginare cose che non esistono?!

Ho un amica che è figlia di uno che faceva case, così lei va a vedere case, mentre io, che sono figlia di uno che ha abbandonato la nave, mollo o lascio tutto a metà, o almeno ero convinta di essere così. Per la paura che ti vedano. Per la paura che sia tutto sbagliato.

Ho fatto davvero un gran casino a cercare di nascondere quello che sentivo, quello che provavo, quello che non mi aspettavo, in un attimo ero al di là della barricata, sono diventata quella diversa, quello che in fondo sono sempre stata. Quello che dà fastidio. Ero stata bene finché ero rimasta lì, ma dopo che lui si era spostato, ero rimasta da sola.

Nonostante sia ancora un pò vittima di me stessa, ho scoperto un’altra cosa, che non sono io a lasciare, ma sono piuttosto quella che lascia andare senza chiedere nulla… E non è insicurezza quel sentimento che ti investe e ti fa piegare il piede in fuori, è una fregatura.

Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo… Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce non si confonda con le lacrime… Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla… Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole… Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza… Quelle come me passano innosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero… Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto…

Grazie per averlo scritto ad Alda Merini e per la continua inspirazione a olivia brusca

 

Il giudizio non permette di conoscere.

 

Chichi

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