LA MARZIANA!

Se dici di no hai perso e fai perdere anche gli altri.

La prima cosa che ti dicono quando succede qualcosa a qualcuno è che non sono affari tuoi, ma io penso che siano sempre affari di tutti.

Quando mi sono trovata davanti al cartello del Nido Nonna Elide imbrattato di scritte sono rimasta sconvolta, come un pugno in pancia ed il sangue alla testa. L’altro giorno che ci sono ricapitata davanti proprio non lo riesco a guardare, mi offende terribilmente, mi offende che qualcuno si prenda il diritto di rovinare la dignità di un luogo e degli individui che lo abitano, e non trovi altro modo per esprimersi.

Adoro le etichette, quel piccolo e insignificante talloncino appeso ti racconta molto, ti dice chi sei e dove sei, ti permette di fare nuove conoscenze o di sbattere il naso di fronte all’evidenza, permettendoti sempre e comunque di sognare; mi accorgo invece che mal sopporto di essere etichettata per quello che dico o faccio. Ragiono molto di pancia e percepisco più che capisco, ma pare che dire faccia diventare. Nelle settimane scorse il si ha fatto diventare improvvisamente e inesorabilmente e senza saperlo tutti renziani, alla fine ero fiera di esserlo, perchè se non vado in giro per la città ad imbrattarla di scritte contro qualcuno o qualcosa, altrochè renziana sono una marziana.

Mi ritrovo di fronte un’umanità così sicura di sè, che ha opinioni su tutto e tutti, se ti vesti, se dici, se vai, non lascia dubbi su nulla e non permette di cambiare idea. Non sono bolognese ma la prima forma di vita sul mio personale pianeta, e la mia formazione deriva più dall’incontro con le persone, dal provare a lavorare per una associazione, dall’andare ai mercati, dall’ascoltare il linguaggio altrui, dal dire quello che penso e dal lasciarmi sentire diversa.

Perchè mi sono accorta che vogliamo sapere sempre tutto, anche come andrà, ma soprattutto senza andarci.

Chichi

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