Unloveable!


Torno da Bassano del Grappa, dopo un weekend che weekend non era, ma il ponte dell’otto, che-mi-rimane-addosso-per-tutto-il-tempo-quella-sensazione-di-non-capire-più-che-giorno-è. Sono andata a trovare la mia famiglia, cosa che succede, ma poi mi hanno raggiunto da Bologna due mamme con i loro figli, con semplicità una cosa complicata, che non era successa mai. Ad un certo punto perdo l’orientamento, c’erano i bimbi, c’erano Ilaria ed Erika ma non era Bologna, non poteva essere Bassano, non sapevo più dov’ero?

Tornando verso casa, lungo quella strada fatta mille volte piango di nuovo, perchè  mi stringe sempre qualcosa e mi commuove che qualcuno abbia fatto qualcosa per me, ma mi infilo in quella nebbia dove pare un pò di scomparire, venire ingoiati e poi risputati un pò più in là.

Ogni volta che torno trovo qualcosa di nuovo che mi sorprende, che siano posti nuovi che hanno aperto, o persone che non avevo ancora trovato o che ritrovo, e sempre la solita buona e fresca aria, che quasi mi porta via, mi spazzola e mi rimette a posto.

Ho scoperto l’enotega Mariga sotto il ponte vecchio dove bisogna fare l’aperitivo; Premiata Fabbrica sul Ponte che fa la pizza a lievitazione naturale e con materie prime eccellenti, il cui risultato stende sin dalla vetrina; Cuc it una mamma di tre che costruisce adorabili piccoli mobili per i piccoli e non solo; il panettone triple chocolate della Bottega dei Dolci, il momento più dolce della città; un’altra mamma incredibile Bubbesbeforebed; Lullaby il nuovo concept store a Marostica.

Lunedì sera siamo andate a cena nel nuovo locale Teochef, che tutti ne parlano ed io volevo vedere a tutti i costi, il cibo è molto buono e pieno, tutto curato e molto bello, anche se la scelta per i vegetariani è limitata, l’atmosfera è raccolta e intima, luci metallo legno e tovagliette di jeans sono perfette, come l’allestimento, almeno per una come me che sogna Asiago tutto l’anno, che vede corna rami e pelo anche in agosto, e la polvere che si posa silenziosa è come neve la notte di natale.

C’erano le casine, le lucine, l’albero in piazza, i negozi, fietta dolciumi, la sottoveste osè di Intimissimi, i posti che conosco e che mi rassicurano, le facce mai viste, le scarpe, a Natale divento un pericolo, più del solito ma un pò come tutti, non ci sono no clamorosi se non qualcuno davvero troppo evidente, vado in giro e compro, quello che mi attira e quello che mi ricorda qualcosa, come il torrone D.Barbero alla gastronomia Baggio, che portava sempre mia zia quando tornava da Asti.

Torno con la testa a guidare in autostrada con la nebbia, che mi agita quel tantino e mi mantiene tesa, c’è solo l’istinto e Drake che mi parlano, ed è un pò come essere in una stanza con Rocco Siffredi, si sente una certa tensione che si muove fino alle budella.

Va tutto bene e finisco per essere la solita classista, se mi supera sfanalandomi una Peugeot, mi viene da ridere e lascio passare.

Chichi

opening pic http://cultoftomorrow.tumblr.com/

 

No Comments

Post a Comment